Dalla prima volta in cui ho visto lo slime Rimuru Tempest protagonista dell’isekai “Mi sono reincarnato in uno slime” (in originale Tensei shitara slime datta ken, abbreviato in Tensura) volevo ricrearlo in versione gelatina tutta da mangiare, perché è troppo adorabile. 🥰
In collaborazione con la casa editrice Dokusho che, per la mia gioia, ha finalmente portato in Italia la light novel di questa meravigliosa opera, ho realizzato questi dolcetti super kawaii a forma dello slime Rimuru.
Le gelatine alla gazzosa blu grazie allo sciroppo analcolico blue curaçao sono veramente facili e veloci da fare. Sono dolcetti rinfrescanti, frizzanti e gustosi, ideali per chiudere un pranzo o una cena.
La ricetta è per 4 persone.
- La trama di Mi sono reincarnato in uno slime
- Recensione della light novel
- Chi è Rimuru Tempest
- Strumenti
- Vai alla ricetta passo passo
- Conservazione
In ogni caso, non mi resta che accettarlo. Accettare che, a quanto pare, la mia anima si sia reincarnata in un altro mondo, nel corpo di un mostro. Le probabilità che una cosa del genere possa accadere sono infinitesimali ma…
Rimuru Tempest
Mi sono reincarnato in uno slime.
Mi sono reincarnato in uno slime: trama
Satoru Mikami, normale impiegato 37enne, resta ucciso nella fuga di un malvivente, ma la sua anima si reincarna in un mondo fantasy nel corpo di un piccolo slime apparentemente insignificante, ma con poteri straordinari.
Il ragazzo-slime non si perde d’animo e fa del suo meglio per scoprire quel mondo ed adattarsi in quel corpo privo di sensi, finché non si imbatte nel temibile Veldora, il drago delle tempeste, sigillato in una caverna. In realtà il drago si sente molto solo, così stringe amicizia con il piccolo slime insegnandogli a usare la vista. In segno di amicizia, Veldora dona il nome “Rimuru” allo slime che, per ricambiare, crea un cognome per entrambi “Tempest”.
Rimuru è molto triste all’idea di doversene andare lasciando lì il nuovo amico, così decide di utilizzare l’abilità “predatore” per inglobare il drago e la sua prigione nel suo stomaco semi infinito, in modo che la sua seconda abilità “grande saggio” possa trovare una soluzione per liberarlo.
Potenziato da Veldora, il piccolo slime viene avvicinato da disperati goblin che chiedono il suo aiuto per battere dei lupi che minacciano il loro territorio. Grazie alla strategia di Rimuru, i goblin hanno la meglio sulle zanne di lupo e, a fine battaglia, il piccolo slime metterà insieme vincitori e vinti, legandoli a sé donandogli un nome. Questo è l’inizio della costruzione di uno strano villaggio, il cui capo sarà proprio Rimuru.
Mi sono reincarnato in uno slime: recensione della light novel
Sono pazza di questo isekai sin dal primo episodio dell’anime visto su Crunchyroll, e ringrazio di cuore la Dokusho per avermi inviato in omaggio la light novel da cui è stato tratto.
La Dokusho è una casa editrice appena nata che si è prefissa l’ambizioso obiettivo di portare le light novel (romanzi leggeri destinati ad un pubblico di giovanissimi, molto popolari in Giappone) nel nostro paese.
La storia di “Mi sono reincarnato in uno slime” è abbastanza semplice: un umano si reincarna in uno slime invincibile appartenente ad un altro mondo. Detto così, suona abbastanza assurdo, vero? Invece questa storia riesce ad essere originale e profonda, grazie al personaggio di Rimuru che si fa carico dei problemi altrui dimostrando un’umanità che ormai non gli appartiene più, essendo una bestia magica. Un’umanità che trasferisce ai suoi seguaci, che sono a loro volta bestie, ma che dimostrano di avere più cuore degli stessi esseri umani. Ed è qui che forse vuol arrivare Fuse: chi può dire di essere davvero umano e chi bestia?
Diversamente dall’anime, nella light novel succede tutto molto in fretta e, a parte l’incontro con Veldora che risulta abbastanza approfondito, il resto dei combattimenti che avvengono nella caverna si riduce ad un elenco di skill apprese da Rimuru. Forse l’autore non si è voluto dilungare per non annoiare il lettore, saltando subito alla parte interessante della storia, ma ammetto che a me è dispiaciuto non vedere il piccolo slime lottare. Nonostante l’inizio un po’ frettoloso, la storia decolla con il combattimento tra goblin e zanne di lupo, dove ho seguito il filo di pensieri e le strategie di Rimuru con vivo interesse pur conoscendo già la storia avendo già visto tutto l’anime.
Geniale la suddivisione dei capitoli tra Rimuru e Shizu poiché dona equilibrio alla storia, in questo modo le parti cupe e angosciose sono mitigate dalle gag e dalla spensieratezza dello slime. Ho apprezzato che la light novel sia stata scritta in prima persona sia dal punto di vista di Rimuru che da quello di Shizu, perché mi ha permesso di conoscere meglio e in maniera approfondita entrambi i personaggi.
Devo dire che con “Mi sono reincarnato in uno slime” di Fuse, la Dokusho ha fatto veramente un ottimo lavoro. Non solo l’edizione rispecchia l’originale giapponese, ma è davvero di ottima qualità, con una bella sovraccoperta a colori, carta di buona grammatura anche se non bianca e traduzioni molto precise. Unico neo è la dimensione dei caratteri che ho trovato un po’ piccola, ma mi ci sono abituata bene dopo poche pagine. Il prezzo di 13 euro è veramente buono considerata l’edizione, peccato che non esista una versione digitale in ebook, ma spero che in futuro la Dokusho possa aprirsi anche in questo mercato.
Alla fine la light novel conta 232 pagine, ma è così scorrevole e divertente che l’ho letto in poco tempo facendomi desiderare il secondo volume che spero di poter leggere al più presto.
Probabilmente sono di parte perché sono pazza di quest’opera ma, se ti piacciono i fantasy, le storie divertenti e che si lasciano leggere, ti consiglio questa light novel, perché non si limita ad essere un isekai con il solito tizio sfigato e un po’ di tette, ma è davvero un susseguirsi di colpi di scena. E con un protagonista come uno slime invincibile, come potrebbe essere altrimenti?
E così, Satoru Mikami, che avrebbe dovuto condurre una vita ordinaria, si è reincarnato in uno slime.
Mi sono reincarnato in uno slime
Rimuru Tempest: chi è
Rimuru Tempest (リムル゠テンペスト) è la reincarnazione sotto forma di uno slime di colore blu di Satoru Mikami, di cui ne ha preservato i ricordi. Gentile, onesto, diligente e anche un po’ ingenuo, prende sempre molto a cuore i problemi degli altri.
Essendo un reincarnato, possiede delle abilità eccezionali per uno slime come Grande Saggio e Predatore.
Strumenti per preparare le gelatine di “Mi sono reincarnato in uno slime”
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Grazie mille!
Di seguito ti linko esattamente gli strumenti che ti serviranno per fare queste gelatine ispirate a Vita da Slime di Fuse.
Scarica il modello di Rimuru Tempest
La ricetta delle gelatine alla gazzosa e blue curaçao a forma dello slime Rimuru Tempest
4 persona
20 minuti
Facile
Ingredienti
- INGREDIENTI PER LO SCIROPPO ANALCOLICO BLUE CURACAO
38 gr. di zucchero semolato
32 ml. di acqua
38 ml. di succo di arancia
1 cucchiaino di scorza di arancia o limone
1 cucchiaino di succo di limone
1/2 stecca di cannella
colorante blu in gel
- INGREDIENTI PER LA GELATINA
6 gr. di gelatina in fogli
400 ml. di gazzosa
2 cucchiai di zucchero semolato
20-30 ml. di sciroppo analcolico blue curaçao
- INGREDIENTI PER LA DECORAZIONE
cioccolato fondente
cioccolato bianco
colorante liposolubile rosso
Come fare la gelatina alla gazzosa a forma di rimuru tempest
- Stampa il modello delle facce di Rimuru Tempest e posizionalo sotto un foglio in acetato.
Sciogli il cioccolato fondente a bagnomaria o al microonde e riempi una penna decora dolci o un cornetto fatto con la carta forno.
Disegna gli occhi di Rimuru Tempest. - Sciogli il cioccolato bianco a bagnomaria o al microonde e coloralo con del colorante rosso liposolubile. In alternativa puoi usare anche del cioccolato ruby.
Riempi una penna decora dolci o un cornetto fatto con la carta forno, e disegna le guance dello slime Rimuru. - Se hai già lo sciroppo blue curaçao, salta al passaggio 6.
Prepariamo lo sciroppo analcolico blue curaçao.
In un pentolino versa acqua, zucchero semolato, la scorza di arancia o limone e la mezza stecca di cannella.
Fai bollire per circa 8 minuti. - Trascorsi gli 8 minuti, abbassa la fiamma e aggiungi il succo di arancia e il limone e continua a cuocere per altri 3 minuti. Dopodiché spegni il fuoco.
- Filtra lo sciroppo per rimuovere la cannella e la scorza. Aggiungi qualche goccia di colorante blu in gel.
- Prepara le gelatine.
Metti in ammollo in acqua fredda la gelatina in fogli per circa 8-10 minuti. - Versa la gazzosa e lo zucchero semolato in un pentolino e aggiungi 20-30 ml di sciroppo blue curaçao, in modo da ottenere la colorazione desiderata. Scalda lo sciroppo, dopodiché spegni il fuoco, strizza la gelatina per rimuovere l’acqua in eccesso e uniscila mescolando bene.
- Versa il composto negli stampi a mezza sfera da 8 cm e metti in frigorifero a rapprendere per circa 2 ore. Se vuoi rimuoverle perfettamente dallo stampo, ti consiglio di passarle per mezz’ora in freezer.
- Rimuovi le mezze sfere dallo stampo e posizionale sui piattini da portata.
Posiziona gli occhi e le guance in cioccolato utilizzando delle pinze alimentari e servi subito. 😍
Conservazione
Le gelatine di Rimuru si conservano in frigorifero per al massimo una settimana coperte con la pellicola trasparente per alimenti.
Hai preparato le gelatine blu di Rimuru Tempest?
Hai preparato le gelatine blu a forma dello slime Rimuru seguendo questa ricetta? Dimmi cosa ne pensi lasciando un commento qui sotto 😊